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Domenica, 07 Aprile 2013 16:44

Gesuiti

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Gesuiti

Frazione di Gesuiti

Gesuiti è una piccola frazione di S. Vincenzo la Costa e, conta attualmente circa 400 abitanti.La sua posizione è estremamente felice in quanto si trova a 18 Km dal mar Tirreno, a 12 dall'Università della Calabria a 20 da Cosenza, capoluogo di provincia, e a 15 dall'autostrada A3 Salerno Reggio Calabria.

A tutto questo bisogna aggiungere un clima abbastanza favorevole che, se in inverno costringe gli abitanti a mettere un maglione in più, d'estate invece si mantiene sempre molto mite, con una temperatura particolarmente gradevole di sera e di notte, mentre, nelle ore più calde del giorno spira sempre un leggero vento fresco che fa sì che non ci sia mai quell'afa che rende invivibili molte zone lontane dal mare.

Il paese è lievemente adagiato sulle montagne della Catena Costiera e, dall'alto dei suoi 600 metri domina tutta la media valle del Crati, mentre più in la, ad est si vede l'altopiano della Sila digradare lentamente verso Nord fino a congiungersi con le ultime propaggini meridionali del massiccio del Pollino che, nonostante disti da Geuiti oltre un'ora di auto è visibile perfettamente, in tutta la sua mole, nelle giornate limpide e serene.

Da lontano il paese appare come una macchia di bianco in mezzo ai castagni, che sono gli alberi di gran lunga più numerosi in tutta la zona, mentre in basso, laddove la montagna declina dolcemente verso la vallata, con una pendenza che diventa via via sempre, più lieve non mancano le piantagioni di ulivi che, specialmente negli ultimi anni stanno aumentando a vista d'occhio in tutto il territorio cosentino.

La sua popolazione, molto diminuita causa della forte emigrazione, prima verso l'America e poi verso il Nord Italia, la Svizzera e la Germania, per via della vicinanza alla città è quasi esclusivamente occupata nel settore terziario; anche se il vociare delle anziane comari lungo "la Silica" , (la strada che inerpicandosi sul fianco della la montagna percorre tutto il paese), il suono frequente delle campane che scandiscono, secondo i ritmi della natura, il trascorrere del tempo, lo stormire dei castagni ad un minimo soffio di vento,danno, a volte, la sensazione di rituffarsi in un passato vicino, nel tempo ma ormai lontano, anche se, l'assenza di animali domestici per le vie la presenza per contro di auto e televisioni ci ricordano che siamo comunque nel 2000.

Il tracciato urbanistico è molto semplice, e segue,grosso modo il fianco della montagna con vicoli stretti e tortuosi, (di recente pavimentati con delle pietre), che si incrociano fra di loro e che acquistano un fascino del tutto particolare grazie a un'illuminazione soffusa attuata con delle lanterne poste, in sostituzione tradizionali lampioni, negli angoli più bui del paese.

Il paese, pur nella sua "piccolezza" ha una sua storia che inizia nella seconda metà del 1500 quando, in seguito alla persecuzione dei Valdesi nelle zone vicine furono quì mandati, per evitare la rinascita dell'eresia, i frati Gesuiti visto che erano loro, gli ambasciatori della fede che, nel corso del XVI secolo erano inviati in tutte le aree di "confine della cristianità".

Di questa presenza rimane ancora un edificio, "Il Cortiglio", un antico monastero posto proprio vicino l'attuale centro abitato, che prima si chiamava "Villa expulsorum" (Villa degli espulsi, un nome si origine incerta). La costruzione, appartiene a dei privati ed è ancora abitato da una coppia di anziani signori.
 
La posizione in cui si trova è invidiabile visto che domina ad Est tutta la vallata circostante che declina lievemente fra gli ulivi, a Sud è molto vicino al borgo odierno (a poche decine di metri dalle ultime abitazioni ); nonostante sia separato da questo da un burrone in cui scorre un piccolo ruscello secco d'estate, il Candeloro che partendo dal monte Luta va poi a confluire nel fiume Crati, è facilmente raggiungibile tramite un ponticello in muratura che congiunge i due colli, mentre a Nord e a Ovest c'è il bosco di castagne che ricopre le montagne della Catena Costiera.


                                                                                                                                        Carmelo COLELLI

                                                                                                                                        Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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